Descrizione - LE PANORAMICHE DI JACOVITTI # 2 - DI QUA E DI LA
Credo di poter dire…
che Jac lavorando entrasse in una diversa dimensione, in un altro mondo. Il suo mondo, alternativo al nostro, così ovvio e convenzionale. E in quel mondo stava così bene da non accorgersi se nell’altro (il nostro) era calato il buio. E stava così bene che per lui era divertente quando la vignetta (che è un piccolo pianeta all’interno dell’universo) poteva essere grande quanto una paginona, come nel caso della panoramica. Ma ci pensate? Jac cominciava da qualche parte direttamente a china e poi riempiva tutto, con situazioni e battute che gli venivano lì per lì mentre il pennino (come in un effetto ipnotizzante) dolcemente grattava il foglio. Incredibile.
Dalla prefazione di Luca Raffaelli
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